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Prevenzione tumore alla mammella: Int capofila di Elisah per lo studio sull’inquinamento e alimentazione non salutari

Oncologia Redazione DottNet | 08/04/2024 14:15

Grazie a un finanziamento di un milione di euro circa, l’iniziativa vede coinvolti 11 istituti europei con un gruppo multidisciplinare di esperti che condurrà un’analisi approfondita dei Piani Nazionali per il Controllo del Cancro

La Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano è capofila del progetto ELISAH-European Linkage of Initiative from Science to Action in Health: 11 partner europei del settore sanitario e della ricerca hanno avviato una collaborazione per promuovere la prevenzione del tumore della mammella nell’ambito del progetto ELISAH (European Linkage of Initiative from Science to Action in Health). Il consorzio internazionale ha ricevuto il finanziamento della Commissione Europea con lo scopo di ridurre l’impatto del tumore della mammella agendo sui fattori di rischio modificabili. 

Una sfida globale

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Il tumore della mammella resta una sfida sanitaria globale. Nel 2020, indipendentemente dal sesso, il tumore della mammella è stato il primo tumore a livello mondiale per frequenza, rappresentando l’11,9% dei casi. In tutto il mondo sono stati diagnosticati oltre 2,2 milioni di casi, più di mezzo milione nella sola Europa, con 684.996 decessi. Solo il 5-10% di tutti i tumori della mammella ha una causa genetica, mentre il rimanente 90-95% è connesso a fattori ambientali e stili di vita.   

Il progetto e le sue diverse fasi

Considerando la natura sfaccettata del tumore della mammella e riconoscendo il forte legame tra i diversi fattori di rischio, il progetto ELISAH si concentra sullo studio dell’inquinamento ambientale, dell’ambiente urbanizzato, dell’alimentazione non salutare, della mancanza di attività fisica e dell’uso di tabacco e alcol. Il consorzio è composto da un gruppo diversificato di esperti e include epidemiologi, clinici, statistici, professionisti della sanità pubblica, psicologi, fisici e ingegneri.

"Il Progetto europeo ELISAH, nel corso dei tre anni di attività, produrrà evidenze a supporto dell’adozione di politiche e interventi di sanità pubblica in linea con i principi delineati nel Piano Europeo di Lotta contro il Cancro e dalla Mission on Cancer dell’Unione Europea", spiega il dott. Paolo Contiero, coordinatore del progetto ELISAH e responsabile della struttura di Epidemiologia Ambientale dell’Istituto dei Tumori di Milano.

ELISAH è strutturato in due distinte fasi, la prima delle quali riguarda un’analisi dettagliata dei Piani Nazionali per il Controllo del Cancro, dei tassi di incidenza del tumore della mammella in Europa e della distribuzione dei fattori di rischio. La seconda fase prevede la realizzazione di interventi e azioni innovative per superare le attuali limitazioni nella prevenzione del tumore della mammella. Tra queste una piattaforma web per il supporto al cambiamento degli stili di vita, iniziative target atte ad aumentare la conoscenza dei fattori di rischio e lo screening in specifiche aree geografiche. 

Un consorzio multidisciplinare

Il progetto ELISAH è finanziato dalla Commissione Europea (Call EU4H-2022-PJ-3) e dispone di un budget di circa un milione di euro. Coordinato dalla Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, il consorzio è composto da: Institut Català d’Oncologia – Girona Biomedical Research Institute-IDIBGI (Spagna), Institut d’Investigació Sanitària Pere Virgili – IISPV (Spagna), Ethniko Kai Kapodistriako Panepistimio Athinon (Grecia), Utility Non-Profit Enterprise Ivano-Frankivsk Central City Clinical Hospital (Ucraina), Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone Di Palermo (Italia), Salute Donna Onlus (Italia), Cittadini Per L'Aria Onlus (Italia), Carpathian Institute Of Analytics – FrankoLytics (Ucraina), Università degli Studi di Brescia (Italia) e Università degli Studi di Perugia (Italia).  L’8 febbraio 2024, i rappresentanti di tutti gli istituti coinvolti si sono incontrati per la riunione di avvio del progetto a Milano.

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